Marzo 2021

-2- Il "Liber Brevium di Callisto III"

   Il “Liber Brevium di Callisto III” presenta un quadro dell'attività svolta dalla Santa Sede e dai popoli e loro rappresentanti cattolici durante il periodo delle guerre dei Turchi contro i popoli cristiani, circa la metà del secolo XV, e nel periodo delle guerre che poi sono sorte con molta somiglianza in Europa, in Asia e in Africa. Esse cominciarono dal secolo XIV e durarono fino alla fine dell'impero turco ad opera di Ataturk nel XX secolo. Queste guerre mostrano quali furono i popoli, i condottieri e gli eserciti che si sono distinti in tanti secoli, chi più o chi meno, come chiara espressione della loro fede e della loro fisionomia morale.

   Lo studio de “Il Liber Brevium” fu iniziato dal prof. P. Matteo Sciambra che lo lasciò incompleto alla sua morte nel 1967, e fu completato in collaborazione tra il professore P. Giuseppe Valentini e il sottoscritto Ignazio Parrino, allora dottore. Esso mostra il tipo di interesse seguito negli studi dal P. G. Valentini, essenzialmente caratterizzato dalla ricerca dei documenti e relativa presentazione, l’interpretazione degli stessi cominciata dallo Sciambra, e gli interessi del Parrino riguardanti l’interpretazione dei testi, la ricerca del loro spirito e la presentazione degli stessi documenti, come si vede dal Prologo e dall’Introduzione scritti dai sopraddetti autori.

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-2- la Religiosità negli inizi dell'Antico Testamento

   Dicevano gli antichi Romani: “Vita hominis militia est” (la vita dell’uomo è una lotta). Questa milizia gli uomini la esercitano con le loro forze e a loro modo. Però “Dio abiterà nelle tende di Sem”. Ma anche nelle tende di Sem successe tanta confusione perché Dio voleva che l’uomo fosse libero però a condizioni di per sé evidenti. Anche gli altri due figli di Noè, Cam e Jafet, nonostante l’arcobaleno, con tutti i loro discendenti si comportarono come vollero. Ma Dio ugualmente faceva nascere anche tra i pagani qualcuno che seguiva la sua legge. Si chiamavano Enoc o Giobbe o Melchisedec ecc. Nonostante tutto, Dio scelse uno solo di essi, di nome Abramo che custodisse la sua legge e diventasse padre di un popolo che la conservasse col Suo aiuto. Anche così ci furono tante difficoltà. Ma Dio nonostante tutto continuò ugualmente a ricordarsi di questo popolo che si era scelto. Egli continuò a mandare tanti profeti ed apostoli e ne manderà altri, scegliendo nel corso del tempo dei personaggi, evidenti testimoni della sua volontà. Lo stesso popolo ebreo soffrì più di tutti gli altri popoli come esempio per essi ed è il più antico popolo che tuttora continua a esistere sulla terra da sei mila anni. Una profezia di San Paolo afferma che il popolo ebreo, quando Dio vorrà, accetterà il Cristo che esso stesso ha crocefisso. Basta un rapido accenno alle principali profezie che riguardano questo popolo dall’inizio dell’umanità fino ad ora, per vedere come ha agito Dio verso tutta l’umanità ed ancora agirà verso tutti i popoli del mondo come Gesù disse agli Apostoli: “Andando dunque, fate discepole tutte le genti, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato. Ed ecco Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine dei secoli”[1].

 

[1] V. Genesi, passim.

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