-17- La Madonna dell'Entrata In evidenza

Alcuni temi circa la Madonna

  INTRODUZIONE

La devozione alla Madonna

I cristiani cattolici ed ortodossi hanno sempre cantato le lodi della Madonna, riconoscendola madre di Dio e sempre vergine con tutto ciò che questi fatti comportano. Dopo molti secoli la Chiesa latina ha anche riconosciuto ufficialmente che essa è Immacolata, cioè nata senza peccato originale, e, come Cristo, libera da qualsiasi altro peccato, e quindi come lui è assunta in cielo. Prima della dichiarazione ufficiale, la fede del popolo cristiano ha sempre creduto questi fatti, o per antichissima tradizione o fondandosi su ciò che nei suoi riguardi è detto nei vangeli, o applicando a lei le numerose profezie che spesso in modo simbolico le si possono riferire, o attribuendo a lei, certamente “termine fisso d’eterno consiglio”, tutto ciò che dopo Cristo nell’opera della redenzione è conseguito, e inoltre “quantunque in creatura è di bontade”. Tutte queste lodi e conseguenti titoli si riconosce che le convengano anche con valido fondamento logico. Gli esempi più illustri di questi procedimenti attributivi si hanno nelle liturgie di tutti i riti, cattolici o ortodossi, nella litania collegata al rosario in uso nella Chiesa Latina e nella Paràklisis e nell’Akàthistos in uso nella Chiesa orientale, con tutti i relativi valori di grande arte e poesia. Si aggiungono le altre lodi a lei tributate con pitture e sculture o grandi monumenti architettonici, nelle paraliturgie delle varie Chiese, o espresse da tutti i suoi fedeli e da tutti gli scrittori, artisti e studiosi che di lei cantano o scrivono o parlano. La Mariologia è pure materia di corsi di studi universitari o di intere Facoltà dedicate alla Madonna. Non è facile trovare qualche cosa che finora non sia stata detta. Tuttavia non può sapersi se lo sviluppo delle conoscenze possa ancora aggiungere o precisare qualcosa. Si desidererebbe per esempio il riconoscimento ufficiale, come dogma, di una forma devozionale diffusissima che dichiara la Madonna “mediatrice universale di tutte le grazie”. La Chiesa Bizantina canta un testo comunemente diffuso che sembra chiaramente esprimere lo stesso concetto. Come tale esso sembra avere valore dogmatico. Esso dice: “Prostasia ton christianòn acatèschinte, mesitia pros ton piitin amatàthete”…. (Difesa invincibile dei cristiani, mediatrice intrascurabile presso il Creatore….).

Si può ammettere che l’avvicinamento al mistero della Madonna, pur avendone sempre sentito parlare, possa svilupparsi progressivamente fino all’età adulta delle persone. Quel mistero nei bambini o adolescenti può essere non sufficientemente conosciuto o andare incontro a qualche necessità di chiarimento, anche per riflesso di espressioni devozionali, il cui significato potrebbe ulteriormente precisarsi. Questo fatto potrebbe giustificare il tentativo di proporre questa breve trattazione di alcuni temi riguardanti la Madonna, fondandosi accuratamente sui testi evangelici disponibili e da tutti controllabili nelle traduzioni, con preferenza però per l’originale che è scritto in lingua greca. L’interpretazione di alcune profezie che la riguardano, spesso espresse in modo simbolico, se non è ufficialmente proposta dalla Chiesa, presenta maggiori difficoltà, anche se è utile tenerne conto. Tutto questo insieme è certamente un grande mistero. I riflessi dei testi scritturistici sono abbondantemente presenti nelle varie liturgie e nelle forme devozionali del culto mariano. La domanda a cui ogni cristiano vorrebbe risposta potrebbe essere: Come ha fatto la Madonna a corrispondere al suo inimmaginabile compito?

Anche l’uomo nelle sue due componenti, maschile e femminile, è un mistero, e si potrebbe supporre che esso finora non facilmente e adeguatamente sia da tutti o anche da se stesso conosciuto e accettato in tutto ciò che comporta, con una conoscenza che sia anche guida al comportamento.

Nonostante le varie interpretazioni che possono leggersi, non sono mai risultate tanto convincenti le spiegazioni che si danno dalle parole di Gesù, almeno in due circostanze rilevanti, quando Egli, invece di chiamare sua madre “mamma” come certo fanno tutti gli uomini riguardo alle loro mamme, la chiama “donna”. Ritengo che qualche motivo un po’ misterioso ci debba essere, come quando Egli chiama se stesso “figlio dell’uomo”. Come Cristo è figlio dell’uomo, e vero uomo, e ovviamente l’uomo per eccellenza, così si potrebbe pensare che Cristo chiami sua madre “donna” intendendo indicarla non solo come vera donna, ma anche come la “donna” per eccellenza, come viene, ad esempio di ogni donna, indicata nella civiltà bizantina.

Ovviamente quanto in questo scritto si propone non intende minimamente allontanarsi dall’autentico insegnamento della Chiesa Cattolica, pur proponendo qualche concezione non comunemente diffusa. Diciamo qui una volta per tutte che allo scrivente dispiacerebbe molto se essa dovesse risultare ardita o inattendibile. In tal caso egli non ha nessuna difficoltà a ritrattarla conservando tutto il rispetto e la considerazione dovuti alla Madonna e alla Chiesa.

 

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