-14-Tradizioni d'Oriente e d'Occidente: Il Ricco e il Povero In evidenza

Sembra che alcuni, pochi o molti, abbiano avuto la curiosità di sapere quale sia stata l'eventuale preistoria e la storia di tutta l'umanità o dei singoli suoi componenti nel corso dei secoli o dei millenni o anche di milioni o di miliardi di anni. L'argomento così impiantandolo, certamente è troppo vasto. Ci sono stati però almeno alcuni che hanno provato ad affrontarlo a cominciare da tempi comunque lontanissimi di centinaia di milioni di anni parlando delle amebe, dei topolini arboricoli, fino alle scimmie. Tuttavia la storia dell'umanità secondo studi più recenti, non senza ragioni, sembra che non sia stata così lunga come sembra che alcuni anche fino ad ora abbiano favoleggiato, con debolissimi argomenti, mentre in realtà in base a studi non infondati, sembra che essa possa ridursi a poche migliaia di anni. Altrimenti in tempi così lontani, se era veramente uomo, fornito di intelligenza e di ragione, cosa avrebbe fatto in periodi di tempo così lunghi, senza avere lasciato tracce dimostrabili? Alcuni parlando di umanità intelligente vorrebbero ridurre la sua durata fino a qualche centinaio di migliaia di anni. Ma anche questa drastica riduzione sembra ancora che parli di periodi troppo lunghi e ragionevolmente eccessivi dato che fa ancora ricorso ai più sfrenati evoluzionismi automatici. Alcuni più brevi calcoli affermano che l'uomo sia comparso effettivamente dotato di intelligenza dimostrabile, anche.se ancora non molto esercitata. A quest'ultima valutazione fanno capo anche studi autorevoli di carattere linguistico, psicologico, logico e simili, sostenuti anche da argomenti di stratigrafia orogenetica o archeologica di qualche città sommersa o di abitazioni anche se rudimentali. Ci sono pure forme di attività sicuramente umane come i graffiti o forme rozze di arti o attrezzi rudimentali paleolitici. A questo punto si può sicuramente cominciare a parlare dei singoli uomini e quindi anche delle donne e società forse minuscole. Un popolo, quello ebreo, ha conservato un racconto delle più antiche origini dell'umanità e dei singoli suoi membri con ricordo di qualche presenza buona e di una quasi totalità di malvagità, fino alla loro prima distruzione col diluvio universale al di fuori della famiglia di Noè. Di esso sembra che tuttora si conservino tracce non indifferenti. Si può affermare che la città sommersa del Mar Egeo detta Atlantide sia stata quella principale del diluvio universale? E quei resti lignei di una imbarcazione sull’alto del Monte Ararat cosa sono? Le catene di montagne che partono dalle Alpi fino al mare Egeo, alle spaccature ai margini della penisola arabica, e della dorsale atlantica che corre a circa quattromila metri sotto il mare fino quasi al Polo Sud, cosa sembrano dire? Comunque la Bibbia dice che Dio avrebbe abitato nelle tende del figlio maggiore di Noè, di nome Sem, capostipite dei Semiti e nel nome del suo discendente Abramo sarebbero stati benedetti tutti i popoli della terra. E a tutti gli altri uomini discendenti dagli altri due figli di Noè, di nome Cam e Yafet, cosa sarebbe successo? Qui tra argomenti orali e primi testi scritti, il racconto diventa più facilmente documentabile

C'è preistoria testimoniata o data da racconti orali o da monumenti di grande o piccola dimensione fino a quando si arriva all’origine della scrittura con la quale sicuramente si parla di vera e propria storia scritta anche su svariati oggetti anche di piccole dimensioni. Sempre di migliaia di anni si tratta, però di poche. Si può anche cominciare a capire di che tipi di uomini si tratta. La Bibbia assieme alla quasi totalità di malvagi, parla anche di qualche persona buona ed indica anche i tipi di malvagità che si diffondono.

Quasi dovunque si parla di guerre conseguenti alle comuni malvagità e di conseguenti distruzioni di intere popolazioni o di schiavitù, furti, violenze più o meno raccapriccianti. Alcuni uomini sempre sulla base di simili fatti, ricorrono ad organizzazioni anche di Stati che in seguito alla insaziabilità umana tendono a diventare sempre più grandi fino a quando dopo lunghi periodi di tempo arrivano ad essere distrutti da altri popoli che, dopo più o meno altri periodi di tempo, toccherà pure ad essi di essere distrutti o schiavizzati. C'è stato qualcuno che ha supposto che in seguito al totale abbrutimento che ne conseguiva, gli schiavi non avessero nemmeno l'anima e tale dubbio, in alcuni casi, arrivava anche ad estendersi alle donne. E si scrissero e si misero pure in uso dei codici di leggi che codificarono pure qualsiasi tipo di malvagità come la guerra di conquista, la schiavitù e qualsiasi tipo di abusi, talmente frequenti che viene perfino la nausea a sentirli raccontare. I primi furono i Bizantini ad abolire le guerre di conquista, ammettendo solo quelle difensive. Solo pochi decenni fa nella “Carta di Fondazione” delle Nazioni Unite si propose di non fare ricorso alle guerre. Le continue iniquità e violenze impedivano all'umanità perfino di aumentare di numero. Si calcola o si suppone che l'intero Impero Romano non avesse più di una ventina di milioni di abitanti nel tempo del suo massimo sviluppo e la privilegiata Italia in quel tempo sembra che non avesse più di cinque milioni di abitanti, molto meno di ognuna di tante grandi città moderne. Di fronte a tante continue iniquità molti scrittori di tempi perfino recenti o anche attuali, suppongono che simili fatti non si possono giudicare, e a questo punto ci si può chiedere: ma i loro autori erano o non erano uomini?

Certo che erano uomini, anche scrittori o artisti di vario genere e capi di Stato e di eserciti ma stranamente non tanto di scuole, eccetto pochi casi privati. E queste erano condizioni di pochi Stati privilegiati o di tutti gli uomini del mondo? La comune molla di tutti i popoli era la ricchezza e la potenza. Chi non riusciva a raggiungerle faceva parte della diffusa categoria dei poveri. E il politeismo cosa faceva? C'erano i filosofi, alcuni dei quali anche pregevoli. Erano sorte, specialmente in Asia, delle religioni antecedenti al cristianesimo che sopravvivono tuttora e i loro seguaci le seguono ancora con entusiasmo e grande attaccamento. Meno conosciute sono le religioni dell'Africa anteriori o anche posteriori all'Islamismo, eccetto quelle dell'antico Egitto e dell’Etiopia che sono abbastanza conosciute e quelle dell'America e dell'Australia anteriori all'arrivo in esse degli Europei che le hanno “scoperte” come anche i loro abitanti hanno “scoperto” gli Europei.

Dunque si tratta di uomini più o meno evoluti che sempre potrebbero arrivare ad evolversi e ogni tanto ci sono state e ci sono tuttora le rivoluzioni. Ma ci si può chiedere di che tipo siano perché ci sono e ci sono state pure le rivoluzioni buone e quelle meno buone e quanti modi di pensare ci sono sempre stati e ci sono tutt'ora in tutta l'umanità? Oppure “Ogni testa è tribunale”? Comunque nell’insieme questa storia dell'umanità per circa una decina di migliaia di anni è stata abbastanza triste anche.se qualche storico dalla dubbia mentalità si affatica a celebrarne le lodi. Comunque il solito popolo ebreo è il più antico tra i popoli della terra che conserva finora, anche con qualche variante, ancora viva la storia delle sue origini e successivi sviluppi. Questi poi si sono impiantati finora su gran parte dell’umanità anche la più evoluta che sia comparsa finora, come quella dei Greci e dei Latini e piano piano anche nel resto d'Europa fino ai nostri giorni, e anche nelle Americhe.

Il più famoso mistero del mondo è quello dell'uomo di origine ebrea detto il “Salvatore”, ma Salvatore di chi e di che cosa? Qui ci vuole l'impegno dei più grandi pensatori del mondo per capirci qualcosa e provare anche a spiegarla dopo adeguato ed attento esame anche in confronto di altri famosissimi fondatori di religioni. Difatti a pensarci bene, è stata solo la religione in qualche modo di tutti popoli, e di quello ebreo in particolare attraverso il cristianesimo sorto in mezzo ad esso, a stabilire un concreto termine di confronto con gli altri popoli e le loro usanze. Certo ognuno accetta e sostiene la sua religione e relativo tipo di civiltà, ma un vero e proprio confronto profondo e oggettivo tra tutte le religioni non sembra che sia stato fatto. Eppure i tempi e i dati per poterlo fare sembrano ormai maturi.

Ma una cosa è la religione e del tutto un'altra la filosofia e anche i tipi di rivoluzioni conseguite. Il giusto sarebbe che ognuno studiasse per bene la sua religione e la sua civiltà per poter fare un confronto possibilmente oggettivo.

Un fatto caratteristico fu che chi fondò il Cristianesimo era molto povero e parlava più o meno con tutti, anche con i poveri come lui. Basti dire che nacque in una stalla e visse per alcuni anni povero facendo un povero mestiere. Del resto egli faceva dei discorsi che erano molto rivoluzionari e del tutto differenti dalle cose che tutti avevano detto fino ad allora. Difatti mentre tutti cercavano di arricchirsi o di diventare potenti, egli diceva che non bisognava preoccuparsi del mangiare o del bere che a queste cose ci avrebbe pensato Dio che egli diceva che era suo Padre, e che invece di far guerre sarebbe stato meglio vivere in pace e d'accordo. Tante altre cose diceva che alcuni le ricordavano attentamente a memoria, e c'era pure chi prendeva degli appunti. Ma questi discorsi dispiacevano ai ricchi e ai potenti che si sentivano contraddetti e pensarono di ammazzarlo e lo ammazzarono davvero. Non sapevano proprio con chi avevano a che fare e non avevano nemmeno capito quel che egli intendeva dire, né lo conoscevano nel suo vero significato che era quello di essere Figlio di Dio e Lui stesso Dio, assieme al Padre e allo Spirito Santo.

Nessun fondatore di altre religioni ha fatto una simile affermazione e nessuno è resuscitato dai morti come raccontano gli Evangelisti e chiunque ci vuol credere.

La cosa più inaudita da lui proposta fu che non bisognava vendicarsi dei nemici che ti offendono o insultano come fino ad allora si usava fare. Ma egli cominciò a dire: “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, pregate per quelli che vi insultano e vi perseguitano e sarete figli del Padre vostro che è nei cieli, che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Beati voi quando vi perseguiteranno e vi insulteranno e mentendo diranno ogni male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate perché grande sarà la vostra ricompensa nei cieli. Così hanno perseguitato anche i profeti che sono stati prima di voi.”

Ma anche a proposito della ricchezza, insegnava una dottrina sconvolgente molto diversa dal corrente modo di pensare. Però nell’Antico Testamento c'era stato qualcuno che proponeva una dottrina vicina alla Sua. Era l'autore del Salmo 48 uno dei cosiddetti figli di Core ai quali è intestato un certo numero di splendidi salmi. In questo caso la dottrina sconvolgente faceva anche parte di quella dell’Antico Testamento. Era chiaro che Gesù Cristo lo considerava pure parola di Dio. Quel salmo nei Versetti 13-14 e 19-20 parla contro la ricchezza e dice: “L'uomo nel troppo benessere è insensato; assomiglia al bestiame che viene ucciso” e dice pure: “anche se la fortuna ti esalta in vita, sarai lodato se avrai agito bene in coscienza”. Ma anche tra i pagani politeisti c'era stato un caso rarissimo, quello di Diogene, che viveva dentro una botte e rappresentava un caso tanto raro che diventò famoso fino al punto che lo stesso Alessandro Magno andò a dirgli che gli avrebbe dato qualunque cosa che egli avesse chiesto, stando, lo stesso Alessandro, con le spalle contro il sole. Ma ricevette, invece di una richiesta, solo la risposta che riguardo al sole sempre si accompagna al nome di Diogene, tanto fu ammirata. E c’è anche la sapienza popolare della quale parleremo nel prossimo mese in questo sito. Ma Gesù espresse un pensiero molto articolato, e diceva così: “Non accumulate tesori sulla terra dove la ruggine e la tignola consumano e dove i ladri sfondano il rubano”. (vedi Matteo 6, 19-21 e tanti altri simili versetti).

Ma tanto questa dottrina faceva impressione e altrettanto raramente fino ad allora era stata seguita. Ma tra i seguaci di Cristo essa si diffuse e diventò praticata da tanti che avevano capito la conclusione fatta dallo stesso Cristo che aggiunse: “perché dove è il tuo tesoro ivi sarà anche il tuo cuore”. Così questa dottrina per i cristiani diventò quasi un ordine che trova il suo culmine nel discorso sul Giudizio Universale e nei discorsi e nelle opere di molti santi. Non lo ascoltano solo coloro che nella loro fede non vanno in profondità. Del resto la dottrina della Chiesa nei suoi vari riti sia orientali che occidentali si esprime con molto equilibrio come anche traspare dalle parole di Cristo. Non sono le ricchezze come tali che vengono sconsigliate anche energicamente, ma è l'uso erroneo che se ne può fare. La ricerca affannosa e l’insaziabilità davanti a coloro che possano trovarsi in condizioni di bisogno, anche estremo, per un vero cristiano diventano insopportabili. E in tal caso la condanna è chiaramente espressa da chi può decretarla che dice: “Andate, maledetti, al fuoco eterno”. Quindi gli Stati del mondo, che tutti appartengono a Dio, e anche tutti i privati, nella loro amministrazione, anche familiare, devono regolarsi secondo questa dottrina affinché non ci siano inutili sprechi da parte dei ricchi, e bisogni, perfino estremi, da parte di coloro che mancano del necessario.

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