Ottobre 2019

Termini e condizioni di utilizzo del sito web

Termini e condizioni di utilizzo del sito web

www.ignazioparrino.it

 

Titolare del Trattamento dei Dati

Ignazio Parrino

Indirizzo email del Titolare: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Tipologie di Dati raccolti

Fra i Dati Personali raccolti da questo Sito Web, in modo autonomo o tramite terze parti, ci sono: Cookie, Dati di utilizzo e identificatori univoci di dispositivi per la pubblicità.

I Dati Personali possono essere liberamente forniti dall'Utente o, nel caso di Dati di Utilizzo, raccolti automaticamente durante l’uso di questo Sito Web.
Se non diversamente specificato, tutti i Dati richiesti da questo Sito Web sono obbligatori. Nei casi in cui questo Sito Web indichi alcuni Dati come facoltativi, gli Utenti sono liberi di astenersi dal comunicare tali Dati, senza che ciò abbia alcuna conseguenza sulla disponibilità del Servizio o sulla sua operatività.
Gli Utenti che dovessero avere dubbi su quali Dati siano obbligatori, sono incoraggiati a contattare il Titolare.
L’eventuale utilizzo di Cookie – o di altri strumenti di tracciamento – da parte di questo Sito Web o dei titolari dei servizi terzi utilizzati da questo Sito Web, ove non diversamente precisato, ha la finalità di fornire il Servizio richiesto dall’Utente, oltre alle ulteriori finalità descritte nel presente documento e nella Cookie Policy, se disponibile.

L’Utente si assume la responsabilità dei Dati Personali di terzi ottenuti, pubblicati o condivisi mediante questo Sito Web e garantisce di avere il diritto di comunicarli o diffonderli, liberando il Titolare da qualsiasi responsabilità verso terzi.

 

Modalità e luogo del trattamento dei Dati raccolti

Il Titolare adotta le opportune misure di sicurezza volte ad impedire l’accesso, la divulgazione, la modifica o la distruzione non autorizzate dei Dati Personali.
Il trattamento viene effettuato mediante strumenti informatici e/o telematici, con modalità organizzative e con logiche strettamente correlate alle finalità indicate. Oltre al Titolare, in alcuni casi, potrebbero avere accesso ai Dati altri soggetti coinvolti nell'organizzazione di questo Sito Web.

Il Titolare tratta Dati Personali relativi all'Utente in caso sussista una delle seguenti condizioni:

l’Utente ha prestato il consenso per una o più finalità specifiche; Nota: in alcuni ordinamenti il Titolare può essere autorizzato a trattare Dati Personali senza che debba sussistere il consenso dell’Utente o un’altra delle basi giuridiche specificate di seguito, fino a quando l’Utente non si opponga (“opt-out”) a tale trattamento. Ciò non è tuttavia applicabile qualora il trattamento di Dati Personali sia regolato dalla legislazione europea in materia di protezione dei Dati Personali;

il trattamento è necessario all'esecuzione di un contratto con l’Utente e/o all'esecuzione di misure precontrattuali;

il trattamento è necessario per adempiere un obbligo legale al quale è soggetto il Titolare;

il trattamento è necessario per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o per l’esercizio di pubblici poteri di cui è investito il Titolare;

il trattamento è necessario per il perseguimento del legittimo interesse del Titolare o di terzi.

E’ comunque sempre possibile richiedere al Titolare di chiarire la concreta base giuridica di ciascun trattamento ed in particolare di specificare se il trattamento sia basato sulla legge, previsto da un contratto o necessario per concludere un contratto.

 

Luogo

I Dati sono trattati presso le sedi operative del Titolare ed in ogni altro luogo in cui le parti coinvolte nel trattamento siano localizzate. Per ulteriori informazioni, contatta il Titolare.
I Dati Personali dell’Utente potrebbero essere trasferiti in un paese diverso da quello in cui l’Utente si trova. Per ottenere ulteriori informazioni sul luogo del trattamento l’Utente può fare riferimento alla sezione relativa ai dettagli sul trattamento dei Dati Personali.

L’Utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alla base giuridica del trasferimento di Dati al di fuori dell’Unione Europea o ad un’organizzazione internazionale di diritto internazionale pubblico o costituita da due o più paesi, come ad esempio l’ONU, nonché in merito alle misure di sicurezza adottate dal Titolare per proteggere i Dati.

Qualora abbia luogo uno dei trasferimenti appena descritti, l’Utente può fare riferimento alle rispettive sezioni di questo documento o chiedere informazioni al Titolare contattandolo agli estremi riportati in apertura.

 

Periodo di conservazione

I Dati sono trattati e conservati per il tempo richiesto dalle finalità per le quali sono stati raccolti.

Pertanto:

  • I Dati Personali raccolti per scopi collegati all'esecuzione di un contratto tra il Titolare e l’Utente saranno trattenuti sino a quando sia completata l’esecuzione di tale contratto.
  • I Dati Personali raccolti per finalità riconducibili all'interesse legittimo del Titolare saranno trattenuti sino al soddisfacimento di tale interesse. L’Utente può ottenere ulteriori informazioni in merito all'interesse legittimo perseguito dal Titolare nelle relative sezioni di questo documento o contattando il Titolare.

Quando il trattamento è basato sul consenso dell’Utente, il Titolare può conservare i Dati Personali più a lungo sino a quando detto consenso non venga revocato. Inoltre il Titolare potrebbe essere obbligato a conservare i Dati Personali per un periodo più lungo in ottemperanza ad un obbligo di legge o per ordine di un’autorità.

Al termine del periodo di conservazioni i Dati Personali saranno cancellati. Pertanto, allo spirare di tale termine il diritto di accesso, cancellazione, rettificazione ed il diritto alla portabilità dei Dati non potranno più essere esercitati.

 

Finalità del Trattamento dei Dati raccolti

I Dati dell’Utente sono raccolti per consentire al Titolare di fornire i propri Servizi, così come per le seguenti finalità: Affiliazione commerciale, Commento dei contenuti, Hosting ed infrastruttura backend, Interazione con social network e piattaforme esterne, Ottimizzazione e distribuzione del traffico, Pubblicità, Remarketing e behavioral targeting, Statistica, Visualizzazione di contenuti da piattaforme esterne e Monitoraggio dell’infrastruttura.

Per ottenere ulteriori informazioni dettagliate sulle finalità del trattamento e sui Dati Personali concretamente rilevanti per ciascuna finalità, l’Utente può fare riferimento alle relative sezioni di questo documento.

 

Commento dei contenuti

I servizi di commento consentono agli Utenti di formulare e rendere pubblici propri commenti riguardanti il contenuto di questo Sito Web.
Gli Utenti, a seconda delle impostazioni decise dal Titolare, possono lasciare il commento anche in forma anonima. Nel caso tra i Dati Personali rilasciati dall'Utente ci sia l’email, questa potrebbe essere utilizzata per inviare notifiche di commenti riguardanti lo stesso contenuto. Gli Utenti sono responsabili del contenuto dei propri commenti.
Nel caso in cui sia installato un servizio di commenti fornito da soggetti terzi, è possibile che, anche nel caso in cui gli Utenti non utilizzino il servizio di commento, lo stesso raccolga dati di traffico relativi alle pagine in cui il servizio di commento è installato.

 

Interazione con piattaforme esterne e social networks

Questo tipo di servizi permettono di effettuare interazioni con i social network, o con altre piattaforme esterne, direttamente dalle pagine di questo Sito Web.
Le interazioni e le informazioni acquisite da questo Sito Web sono in ogni caso soggette alle impostazioni privacy dell’Utente relative ad ogni social network.
Nel caso in cui sia installato un servizio di interazione con i social network, è possibile che, anche nel caso gli Utenti non utilizzino il servizio, lo stesso raccolga dati di traffico relativi alle pagine in cui è installato.

 

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)

Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy.

 

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)

Il pulsante “Mi Piace” e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy.

 

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter)

Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter Inc.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy.

 

Pulsante e widget sociali di Linkedin (LinkedIn Corporation)

Il pulsante e i widget sociali di LinkedIn sono servizi di interazione con il social network Linkedin, forniti da LinkedIn Corporation.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy.

 

Pulsante e widget sociali di Pinterest (LinkedIn Corporation)

Il pulsante e i widget sociali di Pinterest sono servizi di interazione con il social network Pinterest, forniti da LinkedIn Corporation.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy.

 

Pubblicità

Questo tipo di servizi consentono di utilizzare i Dati dell’Utente per finalità di comunicazione commerciale in diverse forme pubblicitarie, quali il banner, anche in relazione agli interessi dell’Utente.
Ciò non significa che tutti i Dati Personali vengano utilizzati per questa finalità. Dati e condizioni di utilizzo sono indicati di seguito.
Alcuni dei servizi di seguito indicati potrebbero utilizzare Cookie per identificare l’Utente o utilizzare la tecnica del behavioral retargeting, ossia visualizzare annunci pubblicitari personalizzati in base agli interessi e al comportamento dell’Utente, rilevati anche al di fuori di questo Sito Web. Per avere maggiori informazioni in merito, ti suggeriamo di verificare le informative privacy dei rispettivi servizi.

 

Google AdSense (Google)

Google AdSense è un servizio di advertising fornito da Google Inc. Questo servizio usa il Cookie “Doubleclick”, che traccia l’utilizzo di questo Sito Web ed il comportamento dell’Utente in relazione agli annunci pubblicitari, ai prodotti e ai servizi offerti.
L’Utente può decidere in qualsiasi momento di non usare il Cookie Doubleclick provvedendo alla sua disattivazione: google.com/settings/ads/onweb/optout.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy – Opt Out.

 

Statistica

I servizi contenuti nella presente sezione permettono al Titolare del Trattamento di monitorare e analizzare i dati di traffico e servono a tener traccia del comportamento dell’Utente.

Google Analytics (Google Inc.)

Google Analytics è un servizio di analisi web fornito da Google Inc. (“Google”). Google utilizza i Dati Personali raccolti allo scopo di tracciare ed esaminare l’utilizzo di questo Sito Web, compilare report e condividerli con gli altri servizi sviluppati da Google.
Google potrebbe utilizzare i Dati Personali per contestualizzare e personalizzare gli annunci del proprio network pubblicitario.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy – Opt Out.

 

Visualizzazione di contenuti da piattaforme esterne

Questo tipo di servizi permette di visualizzare contenuti ospitati su piattaforme esterne direttamente dalle pagine di questo Sito Web e di interagire con essi.
Nel caso in cui sia installato un servizio di questo tipo, è possibile che, anche nel caso gli Utenti non utilizzino il servizio, lo stesso raccolga dati di traffico relativi alle pagine in cui è installato.

 

Widget Video YouTube (Google Inc.)

YouTube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questo Sito Web di integrare tali contenuti all’interno delle proprie pagine.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy.

 

Video Vimeo (Vimeo, LLC)

Vimeo è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Vimeo, LLC che permette a questo Sito Web di integrare tali contenuti all’interno delle proprie pagine.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

Luogo del trattamento: USA – Privacy Policy.

 

Diritti dell’Utente

Gli Utenti possono esercitare determinati diritti con riferimento ai Dati trattati dal Titolare.

In particolare, l’Utente ha il diritto di:

  • revocare il consenso in ogni momento.L’Utente può revocare il consenso al trattamento dei propri Dati Personali precedentemente espresso.
  • opporsi al trattamento dei propri Dati.L’Utente può opporsi al trattamento dei propri Dati quando esso avviene su una base giuridica diversa dal consenso. Ulteriori dettagli sul diritto di opposizione sono indicati nella sezione sottostante.
  • accedere ai propri Dati.L’Utente ha diritto ad ottenere informazioni sui Dati trattati dal Titolare, su determinati aspetti del trattamento ed a ricevere una copia dei Dati trattati.
  • verificare e chiedere la rettificazione.L’Utente può verificare la correttezza dei propri Dati e richiederne l’aggiornamento o la correzione.
  • ottenere la limitazione del trattamento.Quando ricorrono determinate condizioni, l’Utente può richiedere la limitazione del trattamento dei propri Dati. In tal caso il Titolare non tratterà i Dati per alcun altro scopo se non la loro conservazione.
  • ottenere la cancellazione o rimozione dei propri Dati Personali.Quando ricorrono determinate condizioni, l’Utente può richiedere la cancellazione dei propri Dati da parte del Titolare.
  • ricevere i propri Dati o farli trasferire ad altro titolare.L’Utente ha diritto di ricevere i propri Dati in formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico e, ove tecnicamente fattibile, di ottenerne il trasferimento senza ostacoli ad un altro titolare. Questa disposizione è applicabile quando i Dati sono trattati con strumenti automatizzati ed il trattamento è basato sul consenso dell’Utente, su un contratto di cui l’Utente è parte o su misure contrattuali ad esso connesse.
  • proporre reclamo all’autorità di controllo della protezione dei dati personali competente o agire in sede giudiziale.

 

Dettagli sul diritto di opposizione

Quando i Dati Personali sono trattati nell'interesse pubblico, nell'esercizio di pubblici poteri di cui è investito il Titolare oppure per perseguire un interesse legittimo del Titolare, gli Utenti hanno diritto ad opporsi al trattamento per motivi connessi alla loro situazione particolare.

Si fa presente agli Utenti che, ove i loro Dati fossero trattati con finalità di marketing diretto, possono opporsi al trattamento senza fornire alcuna motivazione. Per scoprire se il Titolare tratti dati con finalità di marketing diretto gli Utenti possono fare riferimento alle rispettive sezioni di questo documento.

 

Come esercitare i diritti

Per esercitare i diritti dell’Utente, gli Utenti possono indirizzare una richiesta agli estremi di contatto del Titolare indicati in questo documento. Le richieste sono depositate a titolo gratuito e evase dal Titolare nel più breve tempo possibile, in ogni caso entro un mese.

 

Cookie Policy

Questo Sito Web fa utilizzo di Cookie. Per saperne di più e per prendere visione dell’informativa dettagliata, l’Utente può consultare la Cookie Policy.

 

Ulteriori informazioni sul trattamento

 

Difesa in giudizio

I Dati Personali dell’Utente possono essere utilizzati da parte del Titolare in giudizio o nelle fasi preparatorie alla sua eventuale instaurazione per la difesa da abusi nell'utilizzo di questo Sito Web o dei Servizi connessi da parte dell’Utente.
L’Utente dichiara di essere consapevole che il Titolare potrebbe essere obbligato a rivelare i Dati per ordine delle autorità pubbliche.

 

Informative specifiche

Su richiesta dell’Utente, in aggiunta alle informazioni contenute in questa privacy policy, questo Sito Web potrebbe fornire all'Utente delle informative aggiuntive e contestuali riguardanti Servizi specifici, o la raccolta ed il trattamento di Dati Personali.

 

Log di sistema e manutenzione

Per necessità legate al funzionamento ed alla manutenzione, questo Sito Web e gli eventuali servizi terzi da essa utilizzati potrebbero raccogliere Log di sistema, ossia file che registrano le interazioni e che possono contenere anche Dati Personali, quali

l’indirizzo IP Utente.

 

Informazioni non contenute in questa policy

Ulteriori informazioni in relazione al trattamento dei Dati Personali potranno essere richieste in qualsiasi momento al Titolare del Trattamento utilizzando gli estremi di contatto.

 

Risposta alle richieste „Do Not Track”

Questo Sito Web non supporta le richieste “Do Not Track”.
Per scoprire se gli eventuali servizi di terze parti utilizzati le supportino, l’Utente è invitato a consultare le rispettive privacy policy.

 

Modifiche a questa privacy policy

Il Titolare del Trattamento si riserva il diritto di apportare modifiche alla presente privacy policy in qualunque momento dandone informazione agli Utenti su questa pagina e, se possibile, su questo Sito Web nonché, qualora tecnicamente e legalmente fattibile, inviando una notifica agli Utenti attraverso uno degli estremi di contatto di cui è in possesso il Titolare . Si prega dunque di consultare regolarmente questa pagina, facendo riferimento alla data di ultima modifica indicata in fondo.

 

Qualora le modifiche interessino trattamenti la cui base giuridica è il consenso, il Titolare provvederà a raccogliere nuovamente il consenso dell’Utente, se necessario.

 

Per quanto non espressamente previsto nella presente, si ha come riferimento il regolamento Europeo (UE) 2016/679.

Leggi tutto...

-1- Società D'Oriente - Introduzione- vol. I, pag 1-52

PREMESSA

 

Alcuni temi di civiltà e cultura greco-classica e bizantina confrontati con temi corrispondenti dell’Europa Occidentale.

 

In questo primo volume l’autore, docente emerito della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo, nell’arco di una quarantina di anni di attività accademica, ha elaborato un approfondimento e confronto dei temi, a cui si accenna, della civiltà e cultura dell’occidente d’Europa, dall’antichità ai nostri giorni, con quelli corrispondenti del mondo greco classico e bizantino, su base documentaria storica e di usanze, proverbi e ricorrenze festive. Questi ultimi temi, da lunghi secoli fino ad ora, si sono trovati concordi con l’antica filosofia realistica e la religione cristiana, con conseguenti tipi di comportamento quali quelli degli scioperi pacifici, dell’ecumenismo, del metodo del dialogo e tanti altri ormai diffusi in tutto il mondo. Dopo Dante e San Tommaso d’Aquino al seguito di Duns Scoto ed Occam, il mondo occidentale si è andato orientando verso concezioni idealistiche o materialistiche che sono state all’origine di scissioni, rivoluzioni, dittature e guerre locali o mondiali, col sostegno di numerosi pensatori, scrittori e arti varie dal problematico significato. Ultimamente c’è la previsione di disastri sociali ed economici epocali dovuti ad impostazioni educative ormai diffuse in tutto il mondo. Esse hanno portato tanti paesi del mondo occidentale al fallimento constatato nel XX secolo. Adesso potrebbe conseguire anche il fallimento dello stesso modello di civiltà tuttora prevalente, fondato sull’accumulo senza limiti dei beni materiali, sostenuto dalla moderna pratica dell’uso dei capitali speculativi. In fondo tutto è sostenuto dal crollo dei valori morali, che richiederebbero i necessari rimedi che la comune coscienza comincia a considerare indispensabili. Questo confronto dei due tipi di civiltà: quello orientale e quello occidentale, è stato fatto, da un paio di secoli fino ad ora, da vari studiosi tra i primi dei quali anche i Greco-Albanesi d’Italia, e da politici o giuristi o uomini di cultura collegati al loro stesso ambiente del calibro di Crispi, Sturzo, Mortati e tanti altri. Buona parte di questo lavoro ultimamente è stato riepilogato in alcune opere che delineano aspetti filosofici, politici, sociali e religiosi dall’antichità e dal medioevo ai nostri giorni. Si intende ora tentare la pubblicazione di alcuni lavori elaborati su questo secolare confronto.

La grande manifestazione di esso a vastissimo raggio avvenne nell’Unione Sovietica e nella Germania di Hitler, partendo da alcune situazioni locali di quei due paesi e poi si andò estendendo negli altri paesi del mondo dove si sono incontrate e scontrate le corrispondenti opposte situazioni e concezioni. Il confronto psicologico, culturale e sociale tuttora vivente è però molto più ampio e profondo di quello politico e continuerà ancora su quei temi dalle basi, diciamo così, eterne, come finora sono state plurimillenarie. L’opera, oltre al presente primo volume, ne comprende altri in forma o scientifica o romanzesca per complessive molte centinaia di pagine.

 

Leggi tutto...

-1- UNA VARIANTE DELLA STADERA

L’essenza di questo primo congegno consiste nel realizzare una leva a fulcro mobile, sotto carico, che possa ruotare attorno ad un asse, rimanendo in posizione statica. I congegni che qui seguono o altri, sono conseguenze o derivazioni di questo congegno fondamentale.

BREVETTI E DOMANDE DI BREVETTI DI IGNAZIO PARRINO 

MECCANICA

“Dos mi pu sto ke su kinaso tan gan”

(Dammi dove mi appoggi e ti muoverò il mondo)

Archimede

 

PREMESSA

  • Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: “Una variante della stadera” a nome del Prof. Ignazio Parrino di nazionalità italiana, del 26-9-2017 recante N-1020170007574. Questa domanda è stata completata dopo molti anni dalle prime sperimentazioni.

 “Contro questo congegno sbatteranno la testa i Professori delle Università di tutto il mondo”. Prof. Ing. Francesco Costanzo a suo tempo Docente di Meccanica Applicata alle Macchine e Macchine della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, ora defunto (vedi Ignazio Parrino”, Congegno per ottenere energia da fonte statica”, domanda di brevetto N 42007A84 Palermo 1984, pag. 10). I giudizi espressi dal Prof Costanzo si riferiscono al congegno citato sotto questo numero: 42007A84, che è lo stesso di quello del 26-09-2017.

  • Brevetto dal titolo: “Leva a fulcro mobile” N.1187228, concesso il 23-12-1987.

Esamina una parte essenziale del congegno N.1 qui sopra indicato.

  • Domanda di brevetto dal titolo: “Congegno per sommare una forza dinamica ad una statica” N. PA1989A042023- Palermo. Propone un nuovo uso di una pratica antichissima di importanza fondamentale per il congegno N1 qui sopra indicato.
  • Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per la lotta alla contraffazione. Ufficio Brevetti e Marchi, via Molise 19, N187- Roma 23-01-2018. Oggetto: Domanda N.1020170007574. Interlocutoria: requisiti di brevettabilità. Art. 49 DLgs 30/05.

In seguito al ricorso contro tale interlocutoria, dal competente Ufficio è stato scritto: “Il trovato oggetto del brevetto è costituito da un dispositivo che produce in uscita una quantità di energia maggiore di quella che consuma”. Il trovato è stato in forma interlocutoria considerato come “non brevettabile” in quanto contrario ad alcune leggi correnti della Fisica, segnalate dallo stesso Costanzo, che un po’ alla volta andremo esaminando.

Le sperimentazioni del Prof. Costanzo, citato nella premessa alla “Meccanica” N 1, ed eseguite assieme al Prof. Parrino sul secondo modello del congegno, dal Costanzo stesso fatto costruire, (v. pag.10) hanno ispirato la formulazione dei seguenti giudizi.

 

Giudizi espressi dal Prof. Francesco Costanzo

  “Non posso proprio dire che quello che tu scrivi non sia esatto. Non sarà facile che qualcuno dimostri che questo congegno non possa funzionare secondo il previsto. Qua sotto qualcosa c’è sicuramente. Il difficile è spiegare perché funziona, perché bisogna pur darne una spiegazione scientifica. Contro questo congegno sbatteranno la testa i professori delle Università di tutto il mondo. Qui cade la regola d’oro della meccanica; qui è il principio di conservazione di energia che ne va a carte quarantotto. La faccenda è troppo grossa perché qualcuno azzardi di pronunciarsi subito decisamente. Bada che questa è un’invenzione più importante di quella della ruota. È quasi sicuro che qualcuno te la ruberà. Altro che rivoluzione industriale possono succedere sconvolgimenti oltre che meccanici anche sociali e politici… a te finirà male con questi congegni che vai pensando…”.

Disse l’ideatore del congegno: “dato che il congegno sembra funzionare secondo il previsto e tu te ne dimostri convinto, devi mettermi per iscritto il tuo parere, in modo che io possa fare riferimento alla tua autorità in materia”.

Rispose il Prof. Costanzo: “Ti prego di non chiedermi una cosa di queste perché insorgerebbe un tale putiferio da rimanerne sommersi, ed io invece cerco di sopravvivere ancora tranquillo per qualche mese. Tu, se vuoi, puoi riportare, sotto tua responsabilità i pareri da me espressi, però senza fare il mio nome. Qualora fosse necessario a tempo e luogo opportuno non mi rifiuterei di confermare di aver detto queste cose”.

Il sottoscritto non ha mai citato questi pareri del Prof. Costano finchè egli era vivo, ma poiché purtroppo ormai è morto considero valida la sua intenzione espressa, qui sopra citata, che a tempo e luogo opportuno egli non si sarebbe rifiutato di confermare quello che ha detto.

 

Domanda di brevetto

Domanda di brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: “Una Variante Della Stadera”, a nome di Parrino Ignazio di nazionalità italiana, N. 102017000107574 del 26/09/2017 Cell: (+39)380 199 32 50,   (+39) 338 47 77 113

Domicilio elettivo: Gaudiano Benedetto via Piersanti Mattarella 3, 90141 Palermo (Pa) – Italia, e-mail/PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ELENCO DOCUMENTI

  • Premessa
  • Domanda
  • Riassunto
  • Descrizione
  • Rivendicazioni
  • Tavola disegno (fig. n. 1)

RIASSUNTO

La stadera, che comunemente ruota in parte attorno al suo fulcro, se attraverso due ruote, a cui si collegano i suoi bracci, si pone in equilibrio statico, sotto carico di grandezza a piacere, su un fulcro girevole su un asse, viene fatta ruotare tutta intera attorno ad esso, attraverso le due ruote che realizzano l’equilibrio statico, e sono capaci di uguale rotazione. Si risparmia così la tradizionale rotazione dei suoi bracci, con la quale “ciò che si guadagna in forza si perde in movimento”, e si utilizza, senza perdita, la forza risultante nel braccio della resistenza, al fine della produzione di lavoro. Questa si realizza con l’aggiunta di una nuova energia di piccola entità, come nella carrucola sotto carico equilibrato, fornita da un idoneo congegno esistente in commercio, e capace di trasformare il sopraddetto equilibrio da statico in dinamico.

 

DESCRIZIONE

Non penso che ci sia persona al mondo che non conosca la stadera. Il suo fulcro, come in tutti gli altri tipi di leva, da secoli è stato sempre attentamente osservato perfino dai più grandi scienziati del mondo. Come è noto, esso, sotto il nome di “punto di appoggio”, a quanto sembra, per primo è stato studiato dal greco di Sicilia Archimede nell'ambito della meccanica che, a giudizio di Leonardo, almeno al suo tempo, era, e forse è ancora, il “paradiso delle matematiche”. I moderni scienziati ne hanno desunto o accettato una regola detta “d'oro”. Un motivo di tale regola sembra essere che la leva, anche nella sua forma detta stadera, testimonia un dato di fatto fuori dal comune. Se si appende al braccio della resistenza un peso grande a piacere, e si fa scorrere sul braccio della potenza un piccolo peso nelle debite proporzioni detto “romano”, questo, con moto controllato, va aumentando la forza che produce, sotto gli occhi di chiunque lo voglia guardare, fino ad equilibrare il grande peso appeso al braccio della resistenza e può pure superarlo. Ma i moderni scienziati, a quanto pare ancora di tutto il mondo, hanno subito osservato che non c'è nessun “dato di fatto fuori dal comune” perché nella leva, come dice la regola d'oro, “quello che si guadagna in forza, si perde in movimento”, e in natura “ogni effetto deve essere proporzionato alla causa” e c’è “il principio di conservazione dell’energia”, e Lavoisier aveva anche detto che “niente si crea e niente si distrugge ma tutto muta”. Comunque la regola d'oro della Meccanica ha riconosciuto almeno che qualcosa “si guadagna in forza” anche se “si perde in movimento”. Ma se si prova ad eliminare e sostituire il moto rotatorio dei bracci della stadera, risulta che quel “guadagno in forza” non sempre è collegato alla rotazione dei suoi bracci.

Infatti, quando essa è sotto carico in posizione statica, quel “guadagno in forza” lo dà ugualmente, anche senza la rotazione dei suoi bracci, che può essere sostituita con un altro tipo di rotazione, come descrivo qui di seguito.

***************

Dispongo su appositi sostegni (1) un asse fisso (2) ed una leva (3) in posizione lievemente trasversale riguardo ad esso. La leva si regge sul suo fulcro (4) girevole attorno all’asse fisso, con rotella a cuscinetto. Sullo stesso asse dispongo due ruote dentate (5) pure girevoli con loro relative rotelle a cuscinetto, delle quali l’una può azionare il braccio della potenza della leva, e l'altra viene da esso azionata, attraverso degli incavi fatti nelle stesse ruote. L'asta della leva deve essere di materiale adeguatamente resistente e leggermente flessibile per potersi adattare ad agire sul piano ideale sul quale la leva per sua natura agisce.

Il suo braccio della resistenza si collega alla sua ruota attraverso un'altra piccola asta in posizione di corda (6), snodata sia sul punto che la collega ad essa che in quello che la collega alla leva. Il punto che la collega alla ruota della resistenza diventa così costantemente complanare col punto del braccio della potenza dove questo si innesta in modo snodato nella relativa ruota. Per conseguenza la rotazione delle due ruote attorno al loro asse viene sfalsata di quasi mezzo giro e il piano ideale che passa attraverso i due incavi fatti nelle due ruote, permette alla leva, quando verrà posta in rotazione, di agire in modo complanare con essi, con potenza e resistenza tra loro contrarie e sempre in posizione statica sotto carico.

Il sistema qui sopra descritto porta sugli stessi appositi sostegni (1) del primo asse, anche un secondo asse (7), questa volta non fisso, ma girevole su rotelle a cuscinetto che regga due rotelle dentate (9) su di esso fisse e con esso girevoli che si ingranano con le due ruote che possono azionare i due bracci della leva.

Una terza rotella (8) fissa sullo stesso asse girevole, serve per porre in rotazione l'intero sistema qui sopra descritto. Essa è azionata da un qualsiasi tipo di energia attraverso un relativo congegno girevole (10). Essa deve soltanto fornire la poca energia sufficiente per porre in rotazione l'intero sistema in equilibrio statico, per renderlo girevole sull’asse, e quindi dinamico, con tutta la leva statica sotto carico, così come avviene nella carrucola. L’energia che aziona questa terza rotella si distribuisce ugualmente nelle due ruote che azionano i due bracci della leva. Esse essendo uguali fanno esattamente lo stesso numero di giri, e lo sfalsamento di esse di quasi mezzo giro, permette  che la ruota della potenza traini la ruota della resistenza. La leva, che è l'anima di tutto il sistema, senza l’antico dispendio dell'ampia rotazione del braccio della potenza, fornisce il “guadagno in forza”, segnalato dalla regola d'oro, dato che la leva sotto carico rimane sempre in posizione statica e viene fatta ruotare dall’energia aggiunta della terza rotella (8) tutta intera attorno all'asse che la regge. L’energia complessiva così risultante può essere utilizzata da qualsiasi tipo di motore (11) che svolga la funzione di resistenza da vincere, ossia di produrre lavoro, attraverso appositi collegamenti che qui non è necessario segnalare perché esistenti in commercio.

***************

A questo punto abbiamo a disposizione una forza statica grande a piacere, capace di movimento rotatorio, in altri termini una forza statica,  sommata ad un moto rotatorio, che così diventa energia capace di produrre lavoro. Essa ha la stessa qualità della forza statica, dalla quale deriva, sempre tenendo conto degli attriti comunque presenti. La forza statica nelle sue varie forme, senza fermarsi ad indicare qui da dove derivi, per sua natura può essere illimitata come quantità, perenne per durata, presente dovunque, gratuita e pulita.

Una situazione del genere necessita di una profonda riflessione sul suo impianto teorico oltre che tecnico. Col congegno che abbiamo qui descritto, nel quale la forza statica fornita dalla leva si somma con l’energia rotatoria fornita dalla terza rotella (8), evidentemente “cade la regola d’oro della meccanica”, “ il principio di conservazione dell'energia se ne va a carte quarantotto”, in altri termini non può essere più sostenuto, perché l'energia, fornita dalla leva, sorge dal nulla e nel nulla può scomparire se mancano le condizioni qui indicate; risulta erronea anche la teoria di Lavoisier che vuole sostenere l'eternità della materia, a cui anche si assimila l’energia, dicendo che: “nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto muta”. Invece si può affermare che l'energia data dalla leva nelle già dette debite condizioni, come più o meno tutte le altre energie, si crea e si distrugge e non muta da se stessa, perché ciò che si crea e si distrugge ha una sua origine e una sua fine, magari misteriosa, con uno svolgimento che non si può assolutizzare.

Con una energia di per sé illimitabile, perpetua e gratuita, si può anche realizzare un corretto moto perpetuo, con continua produzione di lavoro data dal superamento della forza statica che sorge dall’opposizione tra potenza e resistenza, con l'aggiunta di un semplice circuito elettrico che dirotti una parte dell'energia prodotta, come sopra detto, verso la ruota (8) che trasforma il congegno, con la relativa forza statica in atto, da statico in dinamico.

***************

Le conseguenze di questo congegno diventano incommensurabili, in quanto come fenomeno naturale, esso fornisce, attraverso la leva, una energia che, secondo le dimensioni e il numero di esemplari del congegno che vorranno realizzarsi, può diventare grande a piacere, e azionare tutte le macchine o operatrici, a cui qui sotto si accenna per fornire i lavori richiesti, superando ovviamente anche tutti i loro relativi attriti.

Si possono così indicare le possibili conseguenze di questo congegno in campo industriale, senza bisogno di elencarle tutte. Esso, una volta avviato, non ha bisogno né di benzina né di energia atomica né di quella idrica o elettrica e di nessun'altra, e può camminare gratuitamente, richiedendo la sola spesa per costruirlo e per la manutenzione che potesse bisognare. Con tale motore che azioni degli appositi congegni già esistenti, moltiplicato in innumerevoli esemplari secondo le necessità, si può dissalare gratuitamente l'acqua del mare che può servire per irrigare tutte le terre del mondo, si possono riscaldare le terre fredde ed intiepidire quelle troppo calde per tutti i possibili usi agricoli. Tutti i motori delle autovetture, delle navi, dei treni, degli aerei, dei mezzi di trasporto, dei movimenti di terra, tutte le operatrici potranno camminare con questo congegno. Non ci sarà più bisogno di scavare i pozzi di petrolio e di trasportarlo da una parte all'altra della terra, né di costruire centrali atomiche o di scavare carbone. Cesserà l'inquinamento della terra e i problemi del cambiamento del clima ecc. Potrà cessare la fame nel mondo, se finalmente si potranno adottare idonee disposizioni allo scopo, forse cesserà l'ignoranza sempre rinascente e si potranno costruire con il risparmio che il congegno permetterà e anche con parte dei possibili guadagni, strade ed ospedali, tutti i tipi di scuole e grandi università, anche quelle teologiche per uso delle parrocchie, proposte da San Giovanni Paolo II. 

 

RIVENDICAZIONI

Rivendico:

  • l’uso di una leva statica di primo genere (3) col suo fulcro (4) girevole su un asse fisso (2) retto da appositi sostegni (1) con bracci leggermente trasversali riguardo a tale asse;
  • l’uso di due ruote dentate (5), girevoli sullo stesso asse fisso, tra loro distanti poco meno della lunghezza della leva. Una di esse aziona il braccio della potenza della leva tramite incavo realizzato in essa, mentre l’altra ruota, azionata con incavo uguale a quello della precedente, aggiunge la sua forza data dal congegno (10) a quella del braccio della resistenza, azionata da quella della potenza, sfalsata di quasi mezzo giro;
  • un secondo asse (7), questa volta girevole sui sostegni (1), che regge tre rotelle dentate fisse ed uguali, di cui due si ingranano con le due ruote (5) di cui alla rivendicazione n.2;
  • una barretta (6) che regola il piano ideale su cui agisce la leva e l’opposizione tra potenza e resistenza della stessa;
  • una terza rotella, azionata da un qualsiasi congegno in grado di porla in rotazione a piacere, che trasmette la sua rotazione alle due ruote (5) che pongono in rotazione la leva, trasformando il loro equilibrio da statico in dinamico;
  • un congegno qualsiasi (11), di quelli comunemente esistenti in commercio, che possa essere azionato dall’energia rotatoria risultante nella ruota spinta dal braccio della resistenza, sommata a quella fornita dal congegno (10) qui indicato, al fine della produzione di lavoro.

 

I, the undersigned claim:

  • The use of a first type static lever (3) whose fulcrum (4) is rotatable on a fixed axle (2) which is sustained by suitable supports (1) with arms slightly transverse with respect to the axle;
  • The use of two cogwheels (5), separated by a distance slightly less than the length of the lever, which may rotate on the same fixed axle. One of the cogwheels activates the power arm of the lever by means of a cavity realized on the lever. The other cogwheel, activated by means of a similar cavity, adds its action, shifted by half a turn and given by the device (10), to that of the resistance arm, activated by the power arm;
  • The use of a second axle (7), which may rotate on supports (1), sustaining three cogwheels fixed. Two of them gear with the two cogwheels (5) mentioned in the claim n° 2.
  • The use of a small rod (6) regulating the ideal flat surface on which act the lever and the opposition between its power and resistance forces;
  • The use of a third cogwheel, activated by any device able to put it in rotation, transmitting its rotation to the two cogwheels (5). These latter put in rotation the lever, thus transforming their static equilibrium in a dynamic one;
  • The use of a device (11), commercially available, able to be activated by the rotating energy deriving from the wheel moved by the resistance arm, added to that afforded by the device (10), in order to produce work.

 

 

Disegno puramente indicativo, senza calcolo delle proporzioni realizzate in fase esecutiva, con qualche variazione

Leggi tutto...

Biografia prof. Ignazio Parrino

 

Il sottoscritto Ignazio Parrino è nato a Palazzo Adriano (PA) il 03/02/1938 da famiglia greco-albanese da cui deriva tutta l’attività da lui svolta.

Egli quasi fin dalla sua nascita cominciò a sentir dire che egli era greco-albanese; all’età idonea fu mandato a studiare nei modi e negli ambienti dei primi importanti istituti del loro principale patrimonio umano, culturale e religioso. Infatti a dieci anni di età entrò nell’ormai sperimentato seminario fondato nel 1734 da P. Giorgio Guzzetta a Palermo e così fu uno degli ultimi alunni di quel seminario, allora al tempo del rettore Papas Paolo Matranga (Papa Luzzi) un sacerdote coniugato secondo la tradizione, ormai vedovo, in seguito al suo eroismo sia nel matrimonio che negli altri aspetti della sua vita, come abbiamo narrato nel secondo volume dell’opera che qui presenteremo dal titolo “Società d’Oriente” (alle pagg 9-10), ovviamente attaccatissimo alle antiche tradizioni.

Dopo due anni quel seminario fu chiuso e trasferito per le classi ginnasiali a Piana degli Albanesi, per quelle liceali nell’antica e celebre abbazia di rito greco di Grottaferrata, nei pressi di Roma, grande e famoso centro di bizantinologia fino a pochi anni prima. Ma le differenze tra questi nuovi seminari e quello antico fondato dal Guzzetta erano rilevanti, e sorse una nuova opposizione tra gli anziani sacerdoti provenienti da questo ed i più giovani che venivano dal nuovo seminario di Piana Degli Albanesi e dall’Abbazia di Grottaferrata. In questo si seguiva un liceo classico privato, con alcuni insegnanti eccellenti ad altri modesti, quasi tutti privi di titoli di studio ufficialmente riconosciuti. Chi voleva, preparandosi con grande impegno più o meno da autodidatta, poteva presentarsi a sostenere gli esami di maturità da privato, ma raramente qualcuno riusciva a superarli. Alla fine di questi studi liceali, i seminaristi proseguivano con gli studi di filosofia e di teologia presso la celebre Pontificia Università Gregoriana di Roma, frequentata da alunni scelti provenienti da gran parte dei maggiori Stati del mondo. Chi era in possesso di regolari titoli di studio, seguiva i corsi accademici, chi non lo era, si iscriveva al corso seminaristico. Il sottoscritto, avendo superato gli esami di maturità classica, si iscrisse al corso accademico e conseguì il Baccalaureato in filosofia e la Licenza in teologia, equiparata alla laurea di tipo umanistico e riconosciuta dallo Stato italiano e da altri stati esteri. All’età di ventitre anni fu ordinato sacerdote, secondo il rito bizantino seguito dai Greco-Albanesi d’Italia, che però dopo la chiusura del seminario fondato dal Guzzetta era ormai abbastanza latinizzato.

Il sottoscritto, al compimento dei suoi studi a Roma, ritornato a Piana degli Albanesi (PA) fu nominato vicerettore del seminario e si iscrisse al corso di laurea in lettere che conseguì in soli due anni di studi avendo avuto riconosciuti alcuni esami già sostenuti nel corso di teologia. All’età di circa trenta anni, seguendo gli insegnamenti del Prof. P.Giuseppe Valantini S.J, conseguì la libera docenza in lingua e letteratura albanese e nello stesso anno ottenne la cattedra per l’insegnamento della relativa materia presso l’Università di Palermo. Dopo un paio di anni, si recò di nuovo al Collegio Greco di Roma e si iscrisse, nel Pontificio Istituto Orientale, al corso di laurea in Scienze Teologiche Orientali superando i relativi esami, ma non preparando la tesi di laurea che in quel momento non rientrava nei suoi interessi. Infatti col Prof. P. Valentini e col Prof. Ernesto Koliqi professore della stessa materia all’Università “La Sapienza” di Roma, era sorto il problema del consolidamento scientifico dell’Albanologia sia albanese che delle colonie Greco-Albanesi d’Italia, che essendo di origine albanese, ma di cultura greco-classica e bizantina, avevano la necessità di presentare e sostenere in Italia queste enormi ed antichissime culture, attraverso studi archivistici, che per l’influsso del Prof. Valentini assunsero dimensioni vastissime. Contemporaneamente sorse nella diocesi dei Greco-Albanesi di Sicilia il problema di rivivificare il loro rito bizantino. Anche qui bisognava fondarsi sui necessari relativi studi e sulla relativa pratica. Il problema di fondo di questo ulteriore problema riguardava la struttura canonica del clero e del popolo sia del rito greco-bizantino che latino (quello latino era stato molto indotto quasi ad assumere la disciplina monastica, mentre quello bizantino conservava meglio la sua fisionomia secolare, risalente agli stessi inizi del Cristianesimo, consistente nelle tradizioni del clero parrocchiale coniugato, nel libero lavoro e nella promessa e non voto di ubbidienza.

Le disposizioni della Santa Sede e del Concilio Vaticano II consigliavano il ripristino delle antiche tradizioni anche dei Greco-Albanesi. Essi trovandosi in Italia e nell’Europa Occidentale erano esposti a subire l’influsso della Chiesa latina, come della società civile dei popoli neolatini e di quelli anglosassoni. Tali problemi quindi finivano col riguardare buona parte del mondo per non dire di tutto, tenendo anche presente la somiglianza da sostenere con i popoli eredi dell’antico Impero Bizantino e con le altre parti del mondo tra le quali emergevano le grandi religioni del Buddismo, dell’Induismo e dell’islamismo. Tutti questi problemi superavano del tutto la possibilità di impegno e comprensione di qualsiasi uomo che volesse affrontarli in profondità come talvolta si cerca di fare. Perciò un modo più sicuro di cercare di conoscerli è quello di affrontarli almeno attraverso i loro pochi principi essenziali, come del resto ha sempre fatto l’intera umanità. Quindi il sottoscritto decise di procedere per questa via, come in parte potrebbe intendersi attraverso la sua bibliografia, con la collaborazione di colleghi e seguaci che potevano riconoscere la validità di questo tipo di impegno.

Questa impostazione è stata riconosciuta valida anche da vari funzionari sia della Pontificia Congregazione Orientale che da quella ora detta della “Fede”, prima “Santo Ufficio”, ma incontrava qualche difficoltà presso autorità locali subalterne. Il sottoscritto, che richiedeva il ripristino del locale rito bizantino, nei suoi tre fondamentali aspetti assenti: clero coniugato, lavoro del clero, promessa e non voto di ubbidienza, fu impedito di continuare a svolgere la sua attività ecclesiastica in modo effettivo, senza però mai darne comunicazione ufficiale. Quindi ebbe l’autorizzazione a contrarre matrimonio che così fu di nuovo introdotto tra i Greco-Albanesi d’Italia. La Santa sede dovette arrivare persino alla necessità di destituire qualche vescovo chi si opponeva a queste riforme.

Assieme a questi studi ed organizzazioni religiose si distinse un Gruppo di Cultura Cristiana da lui fondato, che teneva corsi parrocchiali filosofici e teologici pluriennali. Esso ebbe un rilevante successo, e la notizia di esso arrivò fino al Papa ora San Giovanni Paolo II in occasione della necessità di istituire delle Università teologiche nelle varie diocesi, magari radunate in gruppi. Lo scopo come si evince dal manoscritto autografo della fondazione del Pontificio Consiglio della Cultura, era di preparare un sufficiente numero di docenti per quei gruppi parrocchiali che per influsso dell’allora cardinale Pappalardo, che li patrocinò di persona, assunsero il nome di “Centri Teologici di Base”. Il sottoscritto, sempre con lo scopo di sostenere la cultura cattolica nelle parrocchie, realizzò degli esperimenti concreti, fondando due licei scientifici, uno a Palazzo Adriano ed uno a Piana Degli Albanesi. Si dedicò pure alla risistemazione dell’azienda agricola della sua famiglia, come sperimentazione ad uso delle famiglie degli alunni e si dedicò alla sperimentazione di congegni meccanici da lui stesso ideati per i quali ebbe concessi anche alcuni brevetti, dei quali daremo qualche notizia anche in questo sito.

Leggi tutto...

Bibliografia prof. Ignazio Parrino

Si andrà presentando la bibliografia del prof. Ignazio Parrino che quasi per tutta la vita ha lavorato sulle tematiche qui segnalate.

Cominciamo con l’indicare i titoli di alcune sue pubblicazioni, e continueremo negli altri numeri di questo sito disponibile anche per altre persone che vorranno collaborare nella stessa direzione.

  • Skanderbeg nell’azione pontificia di difesa europea, estratto da “V Convegno Internazionale di Studi Albanesi”, Palermo 1973.
  • Acta Albaniae Vaticana (Res Saeculorum XIV et XV atque cruciatam spectantia tomus primus, acta ex libris brevium excerpta colligens), Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma 1971.
  • Il Liber Brevium di Callisto III- la Crociata, l’Albania e Skanderbeg, Palermo1968.
  • Giorgio Fishta o.f.m., Il Liuto della Montagna, (Lahuta e Malcìs), prefazione, commento, traduzione e note di Ignazio Parrino, Fascicolo I, Canti 1-5, Palermo 1968.
  • Giorgio Fishta o.f.m., Il Liuto della Montagna, (Lahuta e Malcìs), commento, traduzione, note e prefazione di Ignazio Parrino dal titolo: “Lo Spirito del Kanun in “Il Liuto della Montagna”, fascicolo II, canti 6-15, Palermo 1970.
  • Giorgio Fishta o.f.m., Il Liuto della Montagna, (Lahuta e Malcìs), commento traduzione, note e prefazione di Ignazio Parrino dal titolo: “Evoluzione Psicologica del Fishta in “Il Liuto della Montagna”, fascicolo III, canti 16-25, Palermo 1971.
  • Giorgio Fishta o.f.m., Il Liuto della Montagna, (Lahuta e Malcìs), commento traduzione, note e prefazione di Ignazio Parrino dal titolo: “Fondamenti Estetico-Filosofici in: “Il Liuto della Montagna”, fascicolo IV, canti 26-30, Palermo 1973.
  • Documenti sulle Origini della Cultura Riflessa Siculo-Albanese, Palermo 1973.
  • Osservazioni sull’Appendice al Saggio di Grammatologia Comparata sulla Lingua Albanese di Demetrio Camarda, Palermo 1983.
  • Statuto Ragionato del Gruppo di Cultura Cristiana “San Gregorio Nisseno”, Palermo 1977.
  • Da Crispi a Sturzo nella Storia di Palazzo Adriano, I, parte I (Le Origini), parte II(L’Ambiente), Santo Stefano Quisquina 1995.
  • Congegno per Ottenere Energia da Fonte Statica -Domanda di brevetto n. 42007A 85. Cap. N 1: Premessa, Descrizione del Primo Modello del Congegno e sua Foto;

Cap. N.2: Presentazione e Pareri Stralciati dalle Relazioni degli Esaminanti;

Cap. N. 3: Secondo Modello e Giudizi Espressi dal Prof. Francesco Costanzo della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo;

Cap. N 4: Natura ed Origini dell’Energia Meccanica. Palermo 1984.

Leggi tutto...

Princìpi e conseguenze

Accenni di biografia, bibliografia e organizzazioni varie di Ignazio Parrino, Prof. emerito della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, e principi e conseguenze di filosofie, letterature e storie varie, psicologia, teologia, meccanica e sviluppo della conoscenza lungo i secoli. Tali accenni verranno scambiati con colleghi di altre Università italiane ed estere interessati agli stessi argomenti e con chiunque vorrà partecipare a qualche eventuale scambio di informazioni o pareri.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Ultimi articoli pubblicati

Error: No articles to display

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.