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-3- IL PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELL’ ENERGIA

Tutte le affermazioni non documentate o non documentabili possono fondarsi esclusivamente sul valore della logica che dà delle premesse alla fede a causa della perfezione del creato che postula necessariamente un artefice. Però questa fede non si fonda sulla logica, ma ha un’origine misteriosa, come un dono di chi ha potuto farlo. La pura affermazione materialistica non ha né il supporto della logica né quello della fede le quali cose essa non accetta. Esse sarebbero un puro soffio, il “flatus vocis” di Occam.

 

La scienza teologico-meccanica nella cosmogenesi della rivoluzione francese e relativi seguaci secondo il principio detto di Lavoisier

“Niente si crea e niente si distrugge ma tutto muta”. L’ipotetica eterna conservazione dell’energia.

 

L’uomo ha la naturale tendenza a voler dominare e scoprire la legge di ogni cosa, se ci riesce. Infatti riguardo al mondo materiale l’uomo emerge anche nei suoi vari settori o regni come si diceva una volta: regno materiale, regno vegetale e regno animale perché lui solo tra questi tre regni è fornito di anima spirituale e di pensiero, per molti quasi come cose ignote. E siccome secondo alcuni l’uomo è un animale (ragionevole o meno, questo è del tutto un altro argomento), chiunque riesce ad emergere sui suoi simili, li tratta secondo le sue concezioni, senza badare a chi nasce o a chi muore, a chi vive e a come vive, secondo tutti i possibili motivi: amicizie e parentele, guerre o rivoluzioni, carestie e pestilenze ecc. Ne consegue l’esatta fotografia del relativo tipo di mondo fondato sull’eternità della materia, come la storia dimostra che è successo per millenni ed anche frequentemente fino ad ora.

Ma qualcuno che è il creatore di tutte queste cose ha detto: "(genesi cap. VI) Il mio spirito non rimanga per sempre umiliato nell’uomo perché è carne….Il Signore vedendo che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i pensieri concepiti nel loro cuore erano soltanto malvagi, si pentì di avere fatto l’uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo e disse: Sterminerò dalla faccia della terra l’uomo da me formato: uomini e animali, rettili e uccelli dell’aria, perché mi pento di averli fatti…. Or tutta la terra era corrotta davanti a Dio e tutta piena di iniquità. Iddio guardò la terra ed ecco era corrotta, perché ogni mortale aveva corrotto la sua condotta su di essa…Iddio disse a Noè: “La fine di ogni carne è giunta dinanzi a me, perché la terra è piena di violenza per causa degli uomini; ecco io li sterminerò insieme alla terra”.

Si tratta certo di una realtà drammatica. Ma chi c’era dal tempo della creazione fino a Noè e alla sua famiglia, che possa aver lasciato tali notizie sul mondo di allora? Lavoisier ha espresso il suo parere col suo famoso principio, a quanto pare diffuso in tutto il mondo da parte di coloro che l’hanno condiviso fino al punto che quel principio è stato introdotto perfino nella legislazione sui brevetti industriali di qualche Stato o addirittura di tutto il mondo. Infatti alcuni sono sicuri che il mondo sia cominciato con la Rivoluzione Francese e quello di prima allora era scomparso. Ci sono le tracce che sembrano evidenti sulla situazione di allora. Alcuni di coloro che si ritengono uomini di scienza dicono varie cose che chi vuole può dedicarsi a controllarle. Sembra che immaginino che qualcuno con un colpo di forchettone provò a spaccare la terra come si spacca una anguria. Ne rimangono tracce che dovrebbero andare dalle Alpi d’Europa al Mar Mediterraneo nella zona dell’Egeo (isola di Santorini in Grecia) e nella zona già fin dall’antichità detta Atlantide che allora sarebbe sprofondata sotto il mare e nelle grandi spaccature a destra e a sinistra della penisola arabica e poi anche nella dorsale atlantica che corre a circa quattro mila metri di profondità sotto il relativo Oceano e che forse arriva fino al polo sud. Che specie di forchettone doveva avere quel tale che realizzò una simile spaccatura!!

C’è una narrazione piuttosto ingenua riguardo a quello che i discendenti di Noè compresero di quello che era successo quella volta (Genesi Cap. VII).  Sembra che ci siano anche centinaia di scienziati che cercano di capirci qualcosa in questo tipo di narrazione. Comunque la sentenza di Lavoisier dice che “niente si crea e niente si distrugge”. Questo fenomeno avvenne da solo o ci fu qualcuno che lo determinò dotato di proporzionale potenza? Ad alcuni forse sembra che sia stato almeno un po’ prima della rivoluzione francese. Se alcune cose esistono dovette esserci qualcuno che le fece.

Poichè l’energia è una componente importantissima della vita del mondo, Lavoisier ha sentenziato che niente si crea e niente si distrugge e che invece dell’antico ricordo di un Dio creatore ora c’è la materia che né si crea né si distrugge ma non si capisce come muti. Ma Lavoisier era proprio sicuro di quello che ha detto presentando l’energia come qualcosa che eternamente esiste?

Invece c’è qualcuno che cerca di dimostrare che l’energia non esiste in se stessa ma è qualcosa che deriva forse dalla gravitazione universale e sorge e tramonta e non muta da se stessa, e sarebbe soltanto una qualità riguardante i corpi fisici da quelli minimi come una bacchetta di qualsiasi materiale che poggi comunque su qualcosa detta fulcro, fino a quelli siderali che hanno delle qualità non facilmente sondabili. Qualcuno dovette far notare a Lavoisier che quella bacchetta di qualsiasi materiale formando una leva produce un qualche tipo di forza ma egli o chi per lui, dato che quella cara rivoluzione francese non gli diede il tempo di spiegarsi subito, disse: “Nella leva quello che si produce in forza si perde in movimento” e la chiamò pure “Regola d’oro”. Ma ci fu ancora chi rispose: “non è vero niente”. Ma questo punto lo vedremo meglio la prossima volta. 

 

 

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